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Risultato Progetto: FFC#13/2011
Identificazione e caratterizzazione di nuovi farmaci contro l'infezione cronica da Pseudomonas aeruginosa

Identification and characterization of novel drugs suppressing Pseudomonas aeruginosa virulence in chronic infection

Trovare farmaci dotati di azione contro la virulenza del batterio Pseudomans aeruginosa cercando fra quelli già in commercio per altri scopi.

Dati del Progetto

Responsabile
Livia Leoni (Dip. Biologia, Università di Roma Tre, Lab. Microbiol. Molecolare e Biotec. Microrganismi)
Categoria/e
Partner
Francesco Imperi (Dip. Biologia e Biotecnologie, Università La Sapienza, Roma)
Ricercatori coinvolti
13
Durata
1
Finanziamento totale
40.000 €
Adozione raggiunta
40.000 €
Obiettivi
Il batterio Pseudomonas aeruginosa, responsabile dell’infezione respiratoria cronica FC, può diventare con il tempo resistente a molti antibiotici. Una...
Objectives
Drugs already approved for use in humans will be tested for their activity against QS and PS. The specific...

Risultati

E’ stata usata una libreria di ben 1120 farmaci già esistenti in commercio. Sono stati sottoposti a due sistemi diversi di screening mirati ad identificare attività di inibizione del Quorum Sensing e della proteina pioverdina (meccanismi di virulenza del batterio). Sono stati identificati due composti molto promettenti, la cui attività antivirulenza è stata caratterizzata in vitro e in vivo in modelli animali di infezione. E’ stato dimostrato che un farmaco anti-tenia (la niclosamide) e un farmaco antimicotico (la flucitosina) sono efficaci nel reprimere l’espressione della virulenza di P. aeruginosa in vitro e in vivo (usando come modello animale un particolare tipo di insetto). Inoltre, le ottimali proprietà farmacologiche della flucitosina hanno permesso di dimostrare l’efficacia di tale farmaco anche in un modello di infezione polmonare in topo. Questo studio dimostra per la prima volta che un’attività secondaria anti-Pseudomonas può essere identificata in farmaci già esistenti, con elevata probabilità di giungere alla pratica clinica in tempi più brevi rispetto a sostanze attive totalmente nuove, incoraggiando pertanto il proseguimento di questa linea di ricerca.