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Risultato Progetto: FFC#24/2006
Caratterizzazione e ruolo patogenetico di mutazioni sconosciute in pazienti FC italiani: un requisito essenziale per la prevenzione della fibrosi cistica attraverso lo screening del portatore e la diagnosi prenatale

Characterization of the unknown mutations in Italian CF patients and assessment of their pathogenic role: a prerequisite for prevention of cystic fibrosis by carrier screening and prenatal diagnosis

Individuata la massima parte delle mutazioni CFTR sconosciute in pazienti CF italiani

Dati del Progetto

Responsabile
Maria Cristina Rosatelli (Laboratorio Genetica Molecolare - Università di Cagliari)
Categoria/e
Partner
Maria Baffico ( Lab. di Genetica - Ospedali Galliera, Genova), Carlo Castellani (Centro FC, Ospedale di Verona), Manuela Seia (IRCCS Fondazione Policlinico Mangiagalli e Regina Elena, Lab. di Genetica, Milano), Francesca Torricelli (Dip. Diagnostica di Laboratorio - Ospedale di Careggi, Firenze), Teresa Santostasi (Dip. Pediatria - Università di Bari)
Ricercatori coinvolti
22
Durata
2 anni
Finanziamento totale
30.000 €
Adozione raggiunta
30.000 €
Obiettivi
Il progetto ha lo scopo di definire i difetti molecolari rari o sconosciuti del gene CFTR. E’ un progetto...

Risultati

Sono stati selezionati 441 pazienti affetti da fibrosi cistica classica con 373 alleli non definiti dopo il test molecolare di primo livello che ricerca le mutazioni più frequenti nella popolazione italiana. Alcuni di questi pazienti sono stati avviati ad uno screening di secondo livello che prevede l’analisi DHPLC e sequenziamento del gene CFTR. Altri, già risultati negativi allo screening di secondo livello, sono stati studiati per la ricerca di grandi delezioni o riarrangiamenti del gene sia mediante l’analisi del DNA che dell’RNA. Lo studio dell’RNA si è rivelato essere un robusto strumento di analisi che permette di evidenziare sia grandi delezioni del gene che difetti nei processi di splicing.

Sono stati sinora definiti 322 alleli e identificate 4 nuove mutazioni. Dal punto di vista diagnostico, questi risultati consentiranno di sviluppare kit diagnostici per l’identificazione rapida dei soggetti portatori tra i familiari dei pazienti affetti. e permetteranno di tracciare una accurata mappa delle mutazioni del gene CFTR in Italia, ponendo così le basi per l’avvio, a livello nazionale, di un programma di prevenzione della malattia nelle coppie in età fertile.