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22 Ottobre 2009

Aminoglicosidi per la correzione dell’effetto di mutazioni stop

Autore: Gaetano
Domanda

Buona sera. E’ da tempo, ormai, che non si sente più parlare di amikacina e gentamicina, farmaci per i quali si era avuta quasi la certezza che funzionassero per la cura della mutazione G542X. Ci sono novità? Grazie.

Risposta

In realtà alcuni antibiotici aminoglicosidi (gentamicina in particolare) erano state le prime sostanze che avevano dimostrato in vitro capacità di correggere il difetto di sintesi di CFTR dovuto ad alcune mutazioni CFTR dette “stop” perché fanno interrompere prematuramente la produzione della proteina. La G542X è una di queste mutazioni. Uno studio di alcuni anni fa su malati CF trattati con gentamicina endovena non aveva dato peraltro risultati apprezzabili. La gentamicina in effetti si è rivelata avere una bassa efficienza di correzione accanto ad una discreta tossicità.

Assai recentemente (1) è stato sviluppato in Israele un nuovo aminoglicoside, denominato NB54, che ha dimostrato in vitro una efficienza curativa superiore a quella di gentamicina su mutazioni stop appartenenti a pazienti con fibrosi cistica ma anche con distrofia muscolare di Duchenne e sindrome di Hurler. In esperimenti su topi e su modelli cellulari, NB54 ha dimostrato una tossicità di gran lunga inferiore a quella di gentamicina. Vedremo il seguito di queste ricerche, di cui si è riferito anche al recente congresso nordamericano di Minneapolis. Tuttavia, la strada che si sta dimostrando più promettente oggi sembra quella del PTC124 e di eventuali analoghi, che pure sono in via di sviluppo.

1. Nudelman I, et al. Development of novel aminoglycoside (NB54) with reduced toxicity and enhanced suppression of disease causing premature stop mutations. J Med Chem. 2009;52:2836-45

G.M.


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