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9 Aprile 2009

Correlazione delle concentrazioni saline nel test del sudore con la gravità di malattia

Autore: Anna e Vale
Domanda

Buongiorno, vorrei sapere se c’è correlazione fra la gravità dell’espressione della malattia (deltaf508 omozigote) e la sua evoluzione da un lato ed i risultati del test del sudore dall’altro. Inoltre, effettuato nuovamente ad oggi il test, è risultato per il braccio destro il valore 61 e per il sinistro 80 (milliequivalenti/litro), entrambi ovviamente patologici. Ma quale di questi valori è quello da tenere in considerazione? La mutazione deltaf508/deltaf508 fu diagnosticata alla nascita, l’età attuale è di 6 anni e lo stato clinico (funzione respiratoria, funzione digestiva, peso e altezza) ad oggi è ottimale.

Risposta

Circa la differenza dei risultati del test del sudore in un braccio rispetto all’altro: in genere possono esserci delle leggere differenze nei risultati fra un braccio e l’altro, ma non una differenza così ampia. Il nostro suggerimento è di assicurarsi che il test sia eseguito secondo le modalità corrette e in un centro di sicura esperienza.

Per quanto riguarda la correlazione fra i risultati del test (cioè il livello di cloro e sodio) e l’andamento della malattia: oggi sappiamo che mutazioni CFTR severe comportano in genere valori più elevati di cloro e sodio, mutazioni lievi comportano valori più bassi. (1,2).

Il significato di mutazione lieve o severa può essere però riferito solo alla funzionalità pancreatica, in quanto mutazioni lievi si accompagnano a pancreas sufficiente, mutazioni severe a pancreas insufficiente; e quindi, malati con pancreas sufficiente tendono ad avere livelli di test del sudore meno elevati di quelli con pancreas insufficiente.

Il significato di mutazione lieve e severa può essere riferito anche a quanto essa incide sul funzionamento di CFTR: le mutazioni severe, che alterano CFTR in maniera rilevante, sono quelle di classe I, II e III (la mutazione DF 508 appartiene alla II classe); mentre quelle lievi, che la alterano meno, sono le mutazioni di classe IV e V.

Questo induce a pensare che il risultato del test del sudore rifletta molto da vicino il tipo di mutazione e il funzionamento della proteina CFTR. Il tipo di mutazione e il funzionamento di CFTR correlano con l’andamento della malattia? In un certa misura (3), ma non in maniera assoluta, dal momento che sappiamo che entrano in gioco anche fattori genetici diversi dalle mutazioni (= i geni modificatori del gene CFTR) e inoltre fattori non genetici ( tra cui le cure).

Ma il test del sudore in sé, se lo si considera indipendentemente dalla condizione pancreatica, non è necessariamente predittivo del decorso della malattia polmonare, come dimostrato in uno studio di qualche anno fa su un numeroso gruppo di pazienti FC (4).

1) Goubeau C et all “Phenotipic characterization of patients with intermediate sweat chloride values: towards validation of the European diagnostic algorithm for cystic fibrosis” Thorax 2009 Mar23. Epub PMID:19318346

2) Padoan R et all “Negative sweat test in hypertrypsinemic infants with cystic fibrosis carrying rare CFTR mutations” Eur J Pediatr 2002; 161 (4):212-5

3) McKone EF et all “CFTR genotype as a predictor of prognosis in cystic fibrosis” Chest 2006; 130(5):1441-7

4) Davis PB, et al. Relation of sweat chloride concentration to severity of lung disease in cystic fibrosis. Pediatr Pulmonol. 2004;38:204-9

G. Borgo


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