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5 Marzo 2024

G1244E è trattabile con Kalydeco e inserita nella lista di mutazioni per cui si attende l’allargamento della prescrivibilità del Kaftrio

Autore: Rosaria
Domanda

Mio figlio ha le mutazioni G542X/G1244E. C’è la prospettiva per un nuovo farmaco come il Trikafta anche per queste mutazioni? Grazie.

Risposta

Per quanto riguarda la mutazione G542X rimandiamo a una nostra precedente risposta, questa.
La mutazione G1244E, invece, è stata considerata per anni come una mutazione che causa un difetto di gating, cioè di regolazione dell’apertura del canale CFTR, che tende a rimanere quindi chiuso. Per questo motivo, questa mutazione rientra fra quelle per cui può essere prescritto Kalydeco, cioè il farmaco che contiene il potenziatore ivacaftor. La mutazione G1244E è anche inserita nella lista delle 177 mutazioni per le quali la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato il Trikafta (cioè Kaftrio, come è chiamato in Europa). Queste stesse mutazioni sono comprese nella domanda di estensione presentata lo scorso novembre da Vertex alla European Medicines Agency (EMA), per allargare in Europa l’uso di Kaftrio a persone con mutazioni diverse dalla F508del (sul nostro sito ne abbiamo parlato qui). Dopo l’autorizzazione da parte di EMA, bisognerà comunque attendere anche la decisione di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco): per le tempistiche di questo percorso di valutazione, si può leggere questa risposta sul nostro sito.

Recentemente, è uscito un articolo scientifico (questo) su uno studio che fa luce sui meccanismi molecolari con i quali la mutazione causa la perdita di funzione di CFTR. In questo studio viene dimostrato come, oltre al difetto di gating recuperato da ivacaftor, la mutazione causi anche un difetto di stabilità della proteina G1244E-CFTR quando è presente sulla membrana cellulare. Questo difetto di stabilità causa la rimozione precoce della proteina mutata dalla membrana, e il suo invio alla degradazione. I correttori elexacaftor e tezacaftor presenti all’interno di Kaftrio (assieme al potenziatore ivacaftor) agiscono a questo livello per recuperare la proteina CFTR.

 

Dott.ssa Nicoletta Pedemonte, Direzione scientifica FFC Ricerca


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