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15 Ottobre 2008

Gli enzimi pancreatici debbono arrivare intatti nell’intestino

Autore: Roberto
Domanda

Buona sera, nella vostra risposta del 20/09/08 (“Come sommininistrare enzimi pancreatici …..“), ho visto che un centro fc ha suggerito di utilizzare omogeneizzati di mela per veicolare le “palline di creon”. Questo è quello che faccio anch’ io con mia figlia Giulia di 1 anno per la colazione e la merenda. Invece per i 2 pasti principali, do il creon con quello che lei mangia (pastina, tacchino, prosciutto cotto, a volte con yoghurt). E’ corretto fare in questo modo o devo sempre prevedere l’assunzione con la modalità indicata nella vostra risposta a Mary?

Risposta

Su questo problema riteniamo utile ribadire i principi di base. Gli enzimi pancreatici hanno il loro optimum di attività in ambiente alcalino o quasi (intorno a pH 7). Tale ambiente si ritrova nell’intestino a partire dal duodeno. L’ambiente acido (pH inferiore a 5) inattiva gli enzimi. Il problema per gli estratti pancreatici del commercio è quello di pervenire intatti nel duodeno, dove si iniziano ad agire, e di evitare di essere inattivati dal succo gastrico (acido). A tale scopo gli enzimi sono stati incorporati in granuli o palline, che hanno una corazza che li protegge dall’aggressione acida e possono pervenire intatti all’intestino e per questo sono chiamati gastro-acido resistenti. Le capsule che inglobano le palline hanno il solo significato di evitare, con la loro deglutizione, che i granuli vengano in contatto con l’ambiente della bocca e con i cibi che si mettono in bocca (questo ambiente è infatti alcalino con pH intorno o superiore a 7) e senza l’ausilio delle capsule i granuli incomincerebbero a sciogliersi in bocca e nei cibi (la corazza cede all’ambiente alcalino) per poi venire inattivati nello stomaco acido dove non hanno più la scorza protettiva. Pertanto, nei bambini che non riescono a deglutire le capsule e sono costretti a ingerire i granuli nudi bisogna evitare che i granuli trovino nella bocca e nei cibi un ambiente alcalino. E’ la ragione per cui si usa somministrare i granuli nudi mescolati con un cibo o una bevanda acida o un po’ acida, che evita la distruzione della corazza (che è acido-resistente), come indicato nella riposta del 20.09.08. Questo vale per tutti i pasti che fa un bambino e non solo per colazione e merenda.

G. M.


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