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27 Luglio 2020

Il problema del futuro di chi fa uso compassionevole di Trikafta ma ha come seconda una mutazione con funzione residua

Autore: Francesca
Domanda

Ho un grosso timore. Mia figlia con grandissimo successo fa uso compassionevole di Trikafta con mutazione F508del a prescindere dalla seconda mutazione residua. So che la seconda mutazione non é inclusa nell’elenco delle mutazioni che sembrano legate alla futura approvazione di Kaftrio (Trikafta) da parte di EMA. Spero che come Fondazione portiate avanti la necessità di valutare i successi dei singoli casi. Cosa potrebbe accadere?

Risposta

La domanda purtroppo non è ben comprensibile: si potrebbe arguire che c’è una persona con FC che sta facendo uso con effetti positivi di Trikafta, fornito, com’è ora in Italia per alcuni malati FC, secondo la modalità compassionevole (abbiamo ritoccato la domanda, sperando di non averne travisato il senso, per renderla comprensibile, NDR).

Questa persona ha nel genotipo una mutazione F508del, ma non riusciamo a capire quale sia la seconda mutazione. Ci viene il dubbio che chi scrive possa aver confuso le mutazioni con funzione residua con quelle con funzione minima. Ricordiamo che sono mutazioni ben diverse e spesso nel sito FFC abbiamo sottolineato la loro diversità (citiamo sotto una risposta fra tante[1]). Quelle con funzione residua (FR) permettono la sintesi di una proteina CFTR che conserva un residuo di funzionamento (tant’è vero che spesso si accompagnano al mantenimento della funzione pancreatica); quelle con funzione minima (FM) portano alla sintesi di una proteina CFTR poco o per nulla funzionante. Quelle che il CHMP di EMA ha citato come mutazioni che, in accompagnamento a F508del, sono trattabili con Trikafta, sono le mutazioni con funzione minima, non quelle con funzione residua.

Però l’industria Vertex ha appena comunicato i dati favorevoli di un trial clinico in cui Trikafta è stato sperimentato in soggetti con F508del accompagnata da mutazione con funzione residua (o da mutazione detta gating). Per maggiori informazioni su questo trial si può vedere il commento appena pubblicato (2.) Quindi tutto questo porta a sperare che l’approvazione definitiva di EMA su Trikafta riguardi tutti i soggetti che hanno anche una sola copia di F508del nel genotipo, indipendentemente da quale sia la seconda mutazione (sia con funzione minima che con funzione residua, ma anche altro tipo di mutazione) (3). L’opportunità di quest’allargamento dell’indicazione è supportato dai risultati del trial clinici realizzato con Trikafta in soggetti che avevano almeno una copia di F508del (3). È già stata approvata da FDA negli USA e avrebbe il vantaggio che anche mutazioni rare, di cui forse non si conosce il meccanismo, presenti in pochi casi singoli (come nella domanda), potrebbero essere incluse nell’accesso al farmaco.

1) Le mutazioni CFTR con “funzione minima” non vanno confuse con le mutazioni con “funzione residua”, 06/02/2019
2) Nuovi dati sull’uso del Trikafta, che Vertex Pharmaceuticals sottoporrà all’EMA (European Medicines Agency), Progressi di Ricerca del 23/07/20
3) Middleton PG, et al “Elexacaftor-Tezacaftor-Ivacaftor for Cystic Fibrosis with a Single Phe508del Allele”. N Engl J Med 2019. PMID 31697873

G. Borgo


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