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2 Luglio 2007

La mutazione sarda T338I

Autore: Claudia
Domanda

Buona sera. Mia figlia adottiva ha avuto una bambina alla quale è stata diagnosticata la fibrosi cistica mediante il test del sudore. L’analisi genetica ha inoltre identificato nella bambina un genotipo Delta F 508/N. A sei mesi, altre analisi hanno dimostrato che il genotipo era in effetti Delta F 507/ T338I. Vorrei capire il significato di questa mutazione T338I, le sue conseguenze e la possibile evoluzione della malattia e se è in base a questa mutazione che è stato escluso che possa venire colpito il pancreas.
Ringrazio molto.

 

Risposta

Il genotipo che determina la fibrosi cistica in questa bambina è composto da due mutazioni : DF508 e T338I. La DF508 è la mutazione del gene CFTR più frequente in tutte le popolazioni; la T338I è invece una mutazione che è frequente e diffusa soprattutto nella popolazione originaria della Sardegna. Rappresenta infatti la seconda mutazione più frequente fra i sardi, dopo la DF508 (da una ricerca recente svolta nella popolazione sarda, la frequenza, sul totale delle mutazioni del gene CFTR, è del 50% per DF508 e del 20% per T338I) (1).
T338I è stata identificata per la prima volta nel 1993 dal gruppo di ricercatori dell’Università di Cagliari coordinati dalla Prof. Rosatelli.

E’ una mutazione che si accompagna in genere a sufficienza pancreatica: quindi è una mutazione lieve per quanto riguarda il pancreas e sappiamo che in genere basta la presenza nel genotipo di una sola mutazione lieve perché il pancreas possa funzionare in maniera sufficiente e non vi sia necessità per il bambino di assumere estratti pancreatici per digerire i cibi. Nella maggior parte dei bambini che nei primi mesi di vita presentano sufficienza pancreatica e hanno anche una sola mutazione lieve nel genotipo , nel tempo il pancreas si mantiene funzionante (2). Si può vedere a questo riguardo l’articolo del 21/06/07 in Progressi di ricerca: Il pancreas nei bambini diagnosticati attraverso screening neonatale: funzionamento alla nascita, evoluzione nel tempo e rapporto con il genotipo CFTR.

Più difficile dire delle caratteristiche della mutazione T338I rispetto ai sintomi polmonari: sono stati descritti come talora lievi, talora più importanti e questo si inserisce nella difficoltà generale di stabilire una correlazione certa tra le mutazioni del gene CFTR e il quadro polmonare.

1) Faà V et all “A new insertion/deletion of the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator gene accounts for 3.4% of cystic fibrosis mutations in Sardinia: implications for population screening” J Mol Diagn 2006 Sep ; 8(4):499-503
2) Cipolli Marco, Castellani C et all “Pancreatic phenotype in cystic fibrosis patients identified by mutation screening” Arch dis Child 2007, Apr 20

 

G. Borgo


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