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21 Maggio 2008

Mutazione rara M1V associata a classica mutazione lieve 3849+10kbC>T

Autore: Una mamma
Domanda

Volevo avere qualche informazione sulla mutazione M1V affiancata alla 3849 + 10 kb C>T. Quanto ‘mite’ può essere questa FC? Grazie

Risposta

Non sappiamo molto di più circa queste mutazioni rispetto alla risposta data il 09/05/07 (Una mutazione rara di cui poco si conosce: M1V)). Non abbiamo trovato altre notizie circa M1V, per cui rimane la valutazione di probabile mutazione “severa”, per lo meno riguardo al pancreas; e rimane la valutazione di probabile mutazione “lieve” per la 3849+10kbC>T. C’è qualche dato nuovo di tipo funzionale riguardo a questa seconda, che è stata attribuita alla classe V delle mutazioni. Le mutazioni di classe V sono quelle che permettono la sintesi di una certa quantità di proteina CFTR normale; e poiché in certi tessuti dell’organismo è sufficiente anche una quantità modesta di proteina CFTR perché il meccanismo di scambio degli elettroliti dall’interno all’esterno delle cellule epiteliali funzioni, questa è la ragione dell’assenza o modestia dei sintomi di malattia FC dovuti a questa mutazione.

Inoltre una ricerca recente (1) ha studiato i soggetti (molto rari) omozigoti per mutazioni rare e ha così fornito lo studio funzionale della proteina CFTR in due soggetti omozigoti per 3849+10KbC>T (con genotipo quindi 3849+10KbC>T / 3849+10KbC>T ). Lo studio funzionale comprendeva l’esecuzione del “test dei potenziali nasali ” e del “test per la misura della corrente intestinale” . E stato così studiato il “fenotipo elettrofisiologico”: hanno dato risultati “intermedi” fra la normalità e la patologia FC. I due soggetti in esame infatti avevano decorso clinico del tutto diverso fra di loro, uno molto lieve e l’altro più severo. La conclusione a cui arrivano i ricercatori è che probabilmente gli effetti di 3849+10KbC>T sono influenzati da fattori oggi sconosciuti, dipendenti dal tessuto in cui la mutazione agisce (“fattori di splicing tessuto-dipendenti”). E questo spiega una certa imprevedibilità delle manifestazioni di 3849+10KbC>T (“Mutazione 3849+10KbC>T, Risposta del 21/04/05 ).

Questa osservazione ci permette di fare un discorso di ordine generale: le continue domande che ci arrivano sull’argomento della correlazione fra mutazioni CFTR presenti nel genotipo e il decorso della malattia ci fanno capire la necessità di diffondere fra genitori di malati e malati stessi conoscenze che si oppongano ad un diffuso pensiero fondato sul “determinismo genetico”, vale a dire l’idea che tutto o quasi sia determinato dalle mutazioni presenti nel genotipo e quindi sia possibile prevedere il decorso della malattia in base alla conoscenza delle mutazioni. Succede invece che quanto più si va avanti nelle ricerche, tanto più ci si rende conto che, come detto molte altre volte, la possibilità di fare previsioni, soprattutto a livello individuale, è modesta, perché non sono solo le mutazioni del genotipo CFTR a determinare il decorso della malattia .

E’ importante invece il pensiero che le mutazioni presenti nel genotipo potranno condizionare la scelta di un farmaco invece che di un altro, perché i nuovi farmaci saranno indirizzati alla cura dello specifico difetto della proteina CFTR, che è diverso a seconda della classe funzionale a cui la mutazione appartiene.

1) Stanke F et all “Diversity of the basic defect of homozygous CFTR mutation genotypes in humans” J Med Genet 2008; 45:47-54

G.Borgo


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