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6 Aprile 2017

Mutazione o variante innocente CFTR? A proposito di patologie correlate al gene CFTR

Autore: Cristiano
Domanda

Prima Domanda

Salve, volevo porvi una questione che mi lascia molti dubbi, speranza e paura. Mia figlia di 5 mesi, dopo essere stata positiva al test neonatale della tripsina (risultato 76), è stata sottoposta a quattro test del sudore: il primo in doppio con risultato 49 e 62; uno dopo un mese (a due di vita) 68 e uno a tre mesi di vita con risultato 42 (effettuati nello stesso centro). Sempre a tre mesi, fatta elastasi fecale (risultato considerato ottimale dal centro) e radiografia ai polmoni (risultato ottimo, a detta dei medici del centro). Dal primo livello di test genetico hanno trovato la mutazione F508del (trasmessa dalla mamma) e, con il sequenziamento del gene, oggi hanno trovato la seconda mutazione la F737F (trasmessa dal padre), considerata rara e addirittura non presente nel database internazionale CFTR2. Considerando che ad oggi la bambina sta bene e non presenta sintomi, come confermano le analisi effettuate, cosa dobbiamo aspettarci e come dobbiamo interpretare il fatto che la mutazione rara F737F non sia catalogata? Si può pensare a una forma atipica? Completa? Asintomatica? In caso di mancanza di effetti, come speriamo, potrebbe essere decisivo il test dei potenziali nasali da svolgere quando la bambina sarà collaborativa?
Grazie della risposta e del lavoro prezioso che svolgete, difficile spiegare a parole l’importanza del vostro forum. Grazie di cuore.

Seconda domanda

Salve, della variante S737F non catalogata da CFTR2 cosa sapete dirmi? Accoppiata con F508 del può avere effetti patologici? I sette casi presenti su Firenze sembrano non avere grossi problemi se non che alcuni di loro hanno disidratazione e sudore borderline o leggermente positivo, hanno tutti da 8 a 16 anni circa. Quindi sorge spontanea una domanda: perché non ci sono casi adulti conclamati con questa mutazione S737F in coppia con qualsiasi altra? Forse ci sono e non hanno avuto problematiche tali da essere scoperti, visto che non veniva effettuato il test di screening neoanatale? Grazie per il servizio che svolgete, per noi preziosissimo.

Risposta

Abbiamo messo insieme queste due domande perché vertono entrambe sulla S737F, di cui oggi non si conoscono gli effetti. S737F è presente in una bambina di pochi mesi (prima domanda) e in ben 7 soggetti (informazioni riferite relative alla Toscana) di età compresa fra gli 8 e i 16 anni (seconda domanda). S737F è una variante del gene CFTR diagnosticabile solo attraverso indagini genetiche approfondite come il sequenziamento dell’intero gene. Caratteristica in comune a tutti questi casi, oltre alla presenza di S737F, il test del sudore borderline o ai limiti inferiori della fascia patologica e la scarsità dei sintomi. Non ci sono quindi i criteri per la diagnosi di FC completa o classica, vale a dire: la presenza di due mutazioni con carattere francamente patologico, il test del sudore francamente positivo e l’interessamento di più organi. Mancando i criteri per la diagnosi di FC classica, ma presentando elementi clinici o diagnostici collegabili a un problema del gene CFTR, queste forme, che una volta erano dette forme atipiche di fibrosi cistica, oggi sono chiamate Patologie correlate al gene CFTR (dall’inglese CFTR-Related Disorder ovvero CFRD).

Il riscontro di queste forme si è fatto più frequente in particolare da quando il test genetico viene fatto tramite sequenziamento del gene, tecnica che mette in luce non solo le vere mutazioni del gene CFTR (quelle che di cui sappiamo con certezza l’effetto patologico), ma anche varianti di cui non si conoscono le conseguenze. Applicando questa tecnica o altre simili allo screening neonatale o alla diagnosi di FC con test del sudore dubbio, vengono identificati bambini che certamente in passato non sarebbero stati individuati oppure, se individuati, sarebbero stati casi incerti, che con il tempo, data la modestia dei sintomi, sarebbero sfuggiti alla sorveglianza clinica. Il problema sta assumendo rilevanza particolare, al punto che nell’ambito dello screening neonatale si è creata addirittura un’altra categoria diagnostica chiamata CFSPID: Cystic Fibrosis Screening Positive, Inconclusive Diagnosis, in cui si inseriscono i neonati positivi allo screening neonatale biochimico per FC; con genotipo composto da una o due variazioni di sequenza del CFTR presenti ma non riconosciute come causanti FC; con test del sudore non positivo. La bambina della prima domanda potrebbe rientrare in questa categoria.

Che cosa c’è da aspettarsi in futuro per queste forme? Purtroppo non lo sappiamo, perché non è da molto che sono diagnosticate e seguite. Un recente studio di esperti americani (1), rivedendo i dati finora pubblicati e basati su osservazioni che si fermano all’infanzia, sostiene che la maggior parte dei bambini con CFSPID rimangono asintomatici, non sviluppano la malattia FC classica completa né progrediscono verso una diagnosi di FC. Dice però che ci sarebbe una percentuale compresa fra il 10 e il 20%, a seconda delle casistiche, che può sviluppare sintomi simili a quelli dalla FC (fra i quali la presenza di batteri tipici di FC come Pseudomonas aeruginosa). L’andamento a lungo termine di soggetti con sintomi non è ancora conosciuto, e potrà esserlo solo in futuro. Nel frattempo è importante che siano omogenee fra i vari centri le modalità di osservazione e il tipo di intervento, se necessario, ed è anche su questo fronte che gli esperti stanno lavorando.

1) Ren CL, Borowitz DS, Gonska T, Howenstine MS, Levy H, Massie J, Milla C, Munck A, Southern KW. “Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator-Related Metabolic Syndrome and Cystic Fibrosis Screen Positive, Inconclusive Diagnosis” J Pediatr.

G. Borgo


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