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18 Gennaio 2024

Non ci sono evidenze che il creon favorisca un effetto negativo del Kaftrio sul fegato

Autore: Monica
Domanda

Buongiorno, mio figlio di 28 anni con fibrosi cistica, assume Kaftrio dal 6.12.21. In seguito ha eseguito tutti i controlli dei valori del fegato, che andavano bene. Dopo aver iniziato questa terapia, la sua salute respiratoria è molto migliorata e tutt’ora sta bene. È sempre stato considerato sufficiente pancreatico in base ad esami che aveva fatto i primi mesi di vita. Solo dopo l’inizio del Kaftrio, i medici hanno ripetuto gli esami e si sono accorti che non c’era più la sufficienza pancreatica. Quindi, circa due mesi fa mio figlio ha iniziato ad assumere il creon. Il mio dubbio è sapere se sono da ricontrollare i valori del fegato (tansaminasi) sapendo che il creon contribuisce ad assorbire di più non solo i grassi ma anche i farmaci.
Grazie per il vostro lavoro prezioso.

Risposta

Non vi sono ragioni per pensare che l’inserimento del Creon favorisca un effetto negativo del Kaftrio sul fegato. Gli esami precedenti sugli enzimi epatici sono rassicuranti e comunque almeno annualmente vengono ricontrollati. Non crediamo sia necessario fare ulteriori controlli della funzione epatica.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


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