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3 Settembre 2012

R31C: mutazione CFTR dal significato sconosciuto ma probabilmente innocente

Autore: Roberta
Argomenti: Mutazioni CFTR
Domanda

Salve e buon pomeriggio. Sono Roberta, ho 38 anni, e all’esame genetico di primo livello per FC è risultato genotipo normale (non sono state osservate alterazioni cromosomiche numeriche e/o strutturali). Ma all’analisi genetica di II livello (92% delle mutazioni CFTR) sono risultata portatrice di genotipo eterozigote per la mutazione R31C. Mio marito, all’esame genetico di primo livello, risulta eterozigote per la mutazione F508 (portatore obbligato della mutazione patogena). Per questa situazione della coppia il rischio della coppia di avere un figlio affetto da due mutazioni è di 1/4 (25%). Stiamo percorrendo un percorso di PMA e stiamo valutando di far riferimento all’estero, perché mi hanno detto che, anche solo facendo la selezione del globulo polare sui miei ovociti, la probabilità sarebbe quella di avere un figlio solo portatore sano al 50 %. Chiedo gentilmente la correttezza delle informazioni a me date e chiedo un consiglio, valutando anche il dolore di mio marito che, da precedente matrimonio, ha avuto un bambino affetto fa FC deceduto all’età di 12 anni. Ringrazio per tutto quello che mi saprete dire a riguardo.

 

Risposta

Il database CFTR2 (1) ha valutato la mutazione R31C come “mutazione dal significato sconosciuto” : sia esaminando le caratteristiche cliniche dei pochissimi pazienti raccolti (13 casi), che le caratteristiche “funzionali” della mutazione (cosa comporta a livello molecolare e di trasporto del cloro), gli esperti non sono arrivati a concludere se sia mutazione “innocente” o mutazione “capace di dare malattia” quando combinata con un’altra vera mutazione (come è DF508). Se fosse mutazione capace di dare malattia, con tutta probabilità questa malattia sarebbe una fibrosi cistica “atipica” o “benigna” , tale da determinare sintomi molto modesti.

Tramite esperimenti di laboratorio,alcuni ricercatori hanno suggerito che R31C sia una mutazione che comporta un parziale difetto nella biogenesi iniziale della proteina CFTR e un aumento dell’endocitosi (il processo attraverso cui la proteina dalla membrana, dove ha sede, viene “internalizzata” nella cellula, per essere poi riciclata) (2). I due difetti si traducono in una diminuzione dell’attività del canale del cloro sulla superficie della cellula; diminuzione, ma non assenza di attività, e questo spiegherebbe la modestia dei sintomi.

Possiamo confermare che il rischio, per due soggetti portatori uno di DF508 e l’altro di R31C, di avere un figlio che erediti entrambe le mutazioni è del 25%, però per quello che se ne sa è molto difficile, se non impossibile, dire se questo figlio con genotipo DF508/R31C sarebbe sano o affetto da FC. Quello che è importante è che, se fosse affetto da FC (cosa che si potrebbe sapere solo dopo la nascita eseguendo prove cliniche), con tutta probabilità potrebbe trattarsi di una fibrosi cistica atipica benigna.

Per quanto riguarda la probabilità di avere un figlio solo portatore sano, questa sarebbe sempre del 50%, anche senza ricorrere al prelievo del globulo polare (una tecnica particolare ritenuta da molti ancora sperimentale) (3,4). Infatti, due genitori che siano entrambi portatori hanno il 25% di probabilità che il figlio erediti le mutazioni di entrambi, il 25% di probabilità che non ne erediti nessuna e il 50% di probabilità che ne erediti una sola (sia quindi portatore sano).

I problemi sul tappeto sono complessi: suggeriamo caldamente di consultare un genetista esperto di FC per una consulenza genetica.

1) www.cftr2.org
2) Jurkuvenaite A, Varga K et all “Mutations in the AminoTerminus of the Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator enhance endocytosis”. Journal of Biological Chemistry 2006; 281:3329-3324

3) Ancora notizie sulla legge riguardante fecondazione in provetta e diagnosi genetica dell’embrione, 15/05/08
4) Selezionare gli ovociti invece che gli embrioni per la diagnosi genetica nella procreazione medicalmente assistita? I limiti delle tecniche riproduttive, 10/01/05

 

G. Borgo


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