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31 Marzo 2023

R75Q è stata classificata come variante benigna del gene CFTR, ma il test genetico da solo non può dire tutto

Autore: Sara
Domanda

Buongiorno, dall’analisi genetica è risultato che mia figlia ha ereditato da me la mutazione DF508 e da mio marito l’R75Q. Ho letto su questo sito che avete già risposto in merito a questa combinazione nel 2016 (qui). Vorrei sapere se dal 2016 ad oggi ci sono stati o meno ulteriori studi e/o ricerche in merito. Grazie per la vostra gentile attenzione e per il vostro impegno.

Risposta

Non abbiamo novità rispetto a R75Q: l’orientamento prevalente è per considerarla una variante o mutazione benigna del gene CFTR e non una mutazione classica con effetti patogeni. A supporto di questa classificazione, il database CFTR2.org riporta, nella pagina scientifica dedicata a questa variante (questa), prove condotte su modelli cellulari che indicherebbero la produzione da parte di R76Q di una quantità di proteina CFTR di poco al di sotto del normale. Inoltre non ci sembra che in questi anni la letteratura scientifica abbia segnalato casi di malattia FC in forma completa in soggetti con genotipo composto da una vera mutazione CFTR e la variante R75Q come nel caso descritto(R75Q/F508).
Nella precedente risposta avevamo segnalato come ci fosse sospetto di una particolare presenza di R75Q in casi di pancreatite cronica. In contrasto con questa ipotesi, pochi mesi fa è stata pubblicata (qui) un’importante rassegna critica di studi svolti in soggetti portatori di particolari mutazioni o varianti del gene CFTR, fra cui R75Q, caratterizzate da un difetto selettivo a carico del bicarbonato e non del cloro. La rassegna conferma il rischio aumentato di pancreatite per le altre mutazioni esaminate, ma non per R75Q.

L’insieme delle informazioni sembra quindi virare verso prospettive tranquillizzanti: dobbiamo però aggiungere, come detto molte altre volte, che le previsioni individuali sulla scorta di una singola mutazione o variante del gene CFTR non sono sicure. In questo caso sarebbe stato utile sapere almeno perché la figlia è stata sottoposta a indagine genetica, se ci sono stati sintomi sospetti e altri test diagnostici eseguiti. Il test genetico ha il suo peso, ma soprattutto nei casi in cui il suo significato può essere incerto, la risposta viene da una valutazione complessiva (parere dei medici, storia clinica, altre indagini).

Dott.ssa Graziella Borgo, clinico FC e genetista


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