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7 Novembre 2016

La combinazione di una mutazione classica con la coppia di polimorfismi T5/TG12 comporta una grande variabilità di manifestazioni cliniche

Autore: Alice
Domanda

Salve, sono la mamma di un bambino di 10 mesi affetto da fibrosi cistica. Le sue mutazioni sono: F508 (da parte mia) e Poli T5 TG12 (da parte di mio marito). Vorremmo sapere se ci sono casi simili al nostro, e più o meno cosa ci dobbiamo aspettare. Oltre a questo, un genetista che ha consultato mia suocera, ci ha detto che con queste mutazioni genetiche in realtà non è affetto da nulla, e neanche portatore sano. Questo genetista sostiene anche che il polimorfismo di mio marito in realtà lo abbiamo tutti, quindi che tutto quello che ci hanno detto al nostro ospedale di riferimento (ospedale De Marchi di Milano) siano delle esagerazioni e di far fare a nostro figlio altri accertamenti. Vorremmo sapere i vostri pareri. Grazie mille.

Risposta

Come abbiamo detto molte altre volte, non è in base al genotipo (o perlomeno solo al genotipo, cioè alla combinazione di mutazioni del gene CFTR) che si possono prevedere a livello individuale i sintomi della malattia FC e le cure necessarie (tranne che per il quadro pancreatico). Questo principio è valido sia quando il genotipo è costituito da due mutazioni classiche del gene CFTR, sia quando è costituito, come in questo caso, da una vera mutazione che è DF508 associata a una combinazione di polimorfismi (=varianti) del gene CFTR: T5 TG12 (polimorfismi del complesso poli-T e del complesso TGm). Anzi, poiché l’argomento dei polimorfismi è da meno tempo conosciuto, abbiamo ancora meno informazioni ed esperienza e quindi ancora meno possibilità di previsioni.

Nello specifico di questo caso sarebbe importante sapere quali elementi hanno portato a fare diagnosi di fibrosi cistica e se la diagnosi è stata di fibrosi cistica atipica: perché è in base a questi dati che si possono semmai fare alcune valutazioni, non in base al genotipo. Il genotipo è solo di conferma alla diagnosi. Supponiamo che la diagnosi sia di fibrosi cistica atipica, perché le indagini genetiche hanno detto che il bambino ha su di un cromosoma 7 (di derivazione materna) la mutazione DF508 e sull’altro cromosoma 7 (di derivazione paterna) i polimorfismi T5 T12. Oggi si sa che nel maschio il genotipo composto di una vera mutazione del gene CFTR e della combinazione di T5-TG12 determina per lo più forme atipiche di fibrosi cistica, con sintomi prevalentemente modesti o anche solo localizzati all’apparato genitale (infertilità, cui si può ovviare con tecniche di riproduzione assistita). C’è però una notevole variabilità di andamento e anche per questa ragione è opportuno che dopo la diagnosi il bambino sia seguito presso un centro specializzato per fibrosi cistica.

Riguardo poi all’affermazione che questo polimorfismo (o meglio la combinazione di polimorfismi T5-TG12) ce l’hanno tutti, non corrisponde al vero. Il polimorfismo T5 ce l’ha circa il 5% della popolazione generale e una percentuale ancora minore ha la combinazione di T5 e T12 insieme. È vero che queste persone (fra cui c’è il papà del bambino) non hanno sintomi collegabili alla fibrosi cistica, ma queste persone non hanno nel genotipo la mutazione DF508 ed è proprio la presenza di DF508, insieme a T5-TG12, che determina sintomi variabili di malattia fibrosi cistica (1, 2, 3).

1. Frequenza e significato dei polimorfismi “Poly-T” e “Poly-TG”, 18/02/2015
2. Forme atipiche di fibrosi cistica con la combinazione (genotipo) DF508/5T/12TG, 29/10/2014
3. Previsioni cliniche per un bambino con genotipo CFTR DF508/T5-TG12, 07/12/2014

G. Borgo


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