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14 Novembre 2010

Nuovi farmaci e mutazioni da “grandi delezioni” del gene CFTR

Autore: Susy
Domanda

Salve, ho una bambina di 18 mesi FC con mutazione “DF508”, ereditata dal padre, e mutazione “del esoni 22 23 24”, ereditata da me (madre). Ha una forma classica, con insufficienza pancreatica. Vorrei sapere quali possibilità terapeutiche ci sarebbero nel caso specifico quando venissero eventualmente messi in commercio i farmaci potenziatori, rivolti a correggere il difetto di base ed oggi in sperimentazione, visto che mia figlia porta una mutazione rara e che io sappia non ancora ben classificata (del es 22 23 24). Ad oggi ci sono novità per quanto riguarda queste delezioni? Una ultima domanda: fino a poco tempo fa credevo che per quanto riguarda la fibrosi cistica le mutazioni si comportassero come per il colore degli occhi, cioè credevo che così fosse anche per un portatore sano di FC. Essendo in causa 2 alleli, uno sano e l’altro mutato, pensavo che, stante che la mutazione rappresentata dall’allele mutato è del tipo recessivo, la funzione e le manifestazioni risultassero alla fine il -100% (cioè del tutto normali). Recentemente invece, assistendo ad un meeting, mi sembra di aver capito che nel portatore sano non è che predomini la funzione di quello sano ma entrambe sia quello sano che quello malato, ciascuna al 50% fanno la propria funzione, e che quindi nel mio caso io avrei il 50% di CFTR funzionante e l’altro 50% non funzionante, senza però alcuna manifestazione di malattia. Io sono sana perchè la CFTR è funzionante al 50% del normale? E questo è sufficiente per mantenere livelli adeguati della funzione CFTR? Ho capito bene? Spero di essere riuscita a spiegarmi. Grazie per la disponibilità.

 

Risposta

La mutazione del gene CFTR che comporta la delezione (cioè il taglio) degli esoni 22, 23 e 24 rientra nel gruppo delle mutazioni dovute a “grandi delezioni” del gene stesso: il gene è cioè privato di lunghi tratti delle sua normale sequenza. Non sappiamo che tipo di proteina CFTR facciano produrre queste mutazioni, quale sia in sostanza il difetto indotto. Quindi non possiamo sapere se i farmaci “potenziatori” potrebbero agire positivamente nei loro riguardi. Sappiamo che i potenziatori agiscono su di una proteina CFTR che in qualche modo è arrivata a collocarsi sulla membrana della cellula: non sappiamo se questo succede in presenza di queste mutazioni, anche se ci sembra abbastanza improbabile, perchè in genere ad un grosso sovvertimento corrisponde un notevole difetto proteico, quasi sempre la mancata sintesi della proteina.

Per quanto riguarda il portatore sano di una mutazione FC, è vero che non ha sintomi di malattia FC perchè ha una copia del gene CFTR normale e perfettamente funzionante, pur avendone un’altra alterata (“mutata”); e che la copia normale è in grado di produrre una quantità di proteina CFTR che è perfettamente adeguata allo svolgimento delle funzioni cellulari a cui è preposta; ed è sufficiente ad impedire ogni manifestazione di FC, anche se probabilmente è prodotta in quantità pari al 50% di quanto presente nel soggetto privo di mutazioni CFTR.

Questa considerazione è importante anche agli effetti del malato FC: da altre ricerche sappiamo che basterebbe recuperare il 10-20 % della quantità di proteina CFTR presente nel soggetto che non ha mutazioni CFTR per indurre un effetto clinico positivo (1) .

1) Domande e Risposte: “Ancora sui farmaci attivi su CFTR-DF508“, 07/11/2010

 

G. Borgo


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