Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Mutazione o variante innocente?

9 Maggio 2009

Mutazione o variante innocente?

Autore: Simona
Domanda

Buongiorno, ho ritirato il mio referto sull’esame della fibrosi cistica. Questo è quanto: “E’ stata riscontrata la presenza di eterozigosi della variante 1811+9C>G (variazione da C a G nel DNA in posizione +9 dell’introne 11 del gene CFTR). Tale variante è in una regione non codificante la proteina e non risulta precedentemente descritta in letteratura. L’analisi del polimorfismoIVS8-T(n) ha rilevato un assetto allelico normale (7T-7T)”. Ho avuto 6 gravidanze e 4 figli nati. Che cosa può significare questa mutazione? E’ il caso che anche i miei figli si sottopongano a controllo? grazie.

Risposta

L’indagine genetica eseguita in questa persona ha rivelato che in una certa posizione del gene CFTR (per la precisione in una parte del gene chiamata introne 11) c’è una variante, cioè un cambiamento rispetto alla sequenza normale (la base Citosina sostituisce la base Guanina). Le varianti della sequenza del gene CFTR a volte hanno un effetto di patologia (in questo caso sono chiamate “mutazioni” ), a volte non hanno nessun effetto: dobbiamo dire che manchiamo di conoscenze chiare per prevedere in laboratorio che effetto comportino e quindi se siano mutazioni o varianti prive di effetti (“innocenti”).

Gli esperti hanno suggerito alcuni criteri, che un laboratorista esperto conosce nei dettagli (ad esempio la posizione che la variante occupa nel gene, il tipo di cambiamento che provoca nella sequenza). Ma sono criteri che non danno certezze (1). Le certezze verrebbero dal poter misurare in laboratorio l’effetto funzionale della variante (quanta proteina CFTR normale viene prodotta dal gene che contiene questa variante?), cosa attualmente quasi impossibile; oppure dall’arrivare a identificare la variante in soggetti con malattia FC: sono soggetti che hanno nel loro corredo genetico una mutazione vera e propria già conosciuta e oltre a questa la variante in questione, di cui prima non si sapeva niente. Poichè per avere la malattia FC è necessario avere due mutazioni, ecco che la presenza di malattia FC in quel soggetto è la prova che la variante si comporta come una mutazione.

Nel caso della persona che ci scrive, si tratta di una variante (1811+9C>G) che prima non è mai stata identificata. Non ci sono segnalazioni scientifiche che descrivano la sua presenza in altri soggetti, sani o malati che siano. E quindi da questo punto di vista non è possibile avere certezze sul suo significato.

Difficile anche dare una risposta sull’opportunità che i figli si sottopongano all’indagine per vedere se anch’essi sono portatori di questa variante: andrebbero prima di tutto informati del fatto che se essa viene riscontrata (hanno il 50% di probabilità che sia così) non si può attribuire per ora a questo dato una chiara interpretazione, quindi non si può dire con certezza se aumenta o no il loro rischio di avere figli con FC. E’ possibile forse che le cose cambino in futuro e che il progredire delle conoscenze possa risolvere il dubbio. Fornite le informazioni del caso, spetta a loro decidere.

La materia è complessa ed è fondamentale la consulenza genetica di un esperto

L’indagine genetica ha indicato in questa persona la presenza di una ulteriore variante del gene CFTR (7T) : solo che questa variante è più conosciuta e più diffusa (è presente nel 15% circa dei soggetti sani della popolazione generale) e questo ha permesso di essere certi sul fatto che non ha effetto patologico .

1) Castellani C , Cuppens H et all “Consensus on the use and interpretation of cystic fibrosis mutation analisis in clinical practice” Journal of Cystic Fibrosis 2008; 7:179-196

G. Borgo


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora