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11 Agosto 2010

Varianti del gene CFTR che non sono probabilmente mutazioni: il caso della F1052V

Autore: Assunta
Domanda

Buongiorno, sono portatrice sana di mutazione F508 e mio marito ha la mutazione F1052V in eterozigosi (esone17b). Abbiamo un bambino di 18 mesi a cui abbiamo effettuato il prelievo di sangue per l’analisi genetica, che non ha evidenziato alcuna mutazione CFTR. E’ stato anche analizzato il locus “tn” dell’IVS8: tale allele è risultato 7T in omozigosi. Potete spiegarmi cosa può comportare tutto questo al mio bambino, anche perchè gli abbiamo effettuato il test del sudore più volte perchè risulta “0”, è mi è stato detto che il test non rileva il suo sudore. Che probabilità ci sono che con una seconda gravidanza possa nascere un figlio affetto da FC? Grazie

Risposta

Per quanto riguarda il bambino:

Purtroppo la domanda non riporta un’informazione essenziale sul bambino: come sta? Perché è stato sottoposto all’indagine genetica per FC? Perché ha fatto il test del sudore? Possiamo dare una risposta basata solo su delle ipotesi.

Prima ipotesi:

La prima ipotesi è che il bambino stia bene, non abbia sintomi e sia stato sottoposto ad indagini solo perché i genitori, prima della gravidanza, avevano fatto il test per il portatore ed erano risultati lei portatrice di F1052V e lui di DF508. In questo caso, il fatto di non trovare nessuna delle due mutazioni dei genitori nel bambino conferma che è sano e nemmeno portatore di una mutazione CFTR. Il fatto di avere nel genotipo la variante 7T in omozigosi (cioè in doppia copia) non ha nessuna importanza e non comporta nessun sintomo. Ma a questo punto non capiamo la ragione per cui è stato sottoposto al test del sudore. E ci sembra molto strano il fatto che il risultato del test sia stato “zero”, risultato che interpretiamo come dovuto al’impossibilità di raccogliere una quantità adeguata di sudore per eseguire il dosaggio del sodio e del cloro. A nostra conoscenza, quando il test del sudore è eseguito con il metodo più affidabile (che è quello della Iontoforesi Pilocarpinica di Gibson e Cooke), solo in rari casi è impossibile raccogliere una quantità di sudore sufficiente per l’analisi (ad esempio in alcuni bambini di pochi giorni di vita o di peso molto scarso, oppure in una rarissima malattia congenita che comporta l’assenza delle ghiandole sudoripare e degli annessi cutanei, la “displasia ectodermica anidrotica”). Scartando la possibilità di fatti così rari, ci rimane il dubbio che il test non sia stato eseguito in un centro specializzato e con il metodo corretto.

Seconda ipotesi:

La seconda ipotesi è che il bambino presenti disturbi (di che natura?) e che le indagini (test del sudore e test genetico, in lui e nei genitori) siano state avviate (e ripetute più volte nel caso del test del sudore) per capirne la ragione. Se così fosse, considerando l’assenza delle mutazioni dei genitori nel bambino, il sospetto di fibrosi cistica diventa estremamente improbabile

Per quanto riguarda i genitori, portatori di DF508 e F1052V, e il loro rischio di avere un bambino con FC in una futura gravidanza:

La DF508 è sicuramente una mutazione del gene CFTR; la F1052V con alta probabilità non è una mutazione: gli esperti da noi consultati (vari e molto qualificati) propendono per attribuirle il ruolo di “variante benigna”, e quindi come tale priva di effetto malattia. Non ci sono al momento certezze (1,2,3), dal momento che non c’è ancora stato un pronunciamento scientifico ufficiale, ma è possibile che questo avvenga in futuro. In particolare saranno importanti i risultati del “Progetto CFTR2”, un vasto progetto collaborativo europeo e americano che sta esaminando le molte informazioni esistenti nell’archivio internazionale delle mutazioni per arrivare a definire, attraverso sofisticate prove di laboratorio, quali siano le vere mutazioni del gene CFTR e quali le varianti innocue. Se F1052V non fosse una mutazione, il rischio di avere un bambino con FC in una futura gravidanza in questo caso sarebbe nell’ordine di 1 su 400 circa (corrispondente a 0,2%). Se F1052V fosse una vera mutazione, il rischio sarebbe del 25%. Ma, ripetiamo, vi sono forti probabilità che non lo sia.

1) Gelfi C et all “Detection of point mutations by capillary electrophoresis in liquid polymers in temporal thermal gradients”, Electrophoresis 1994; 15(12):1506-11

2) Padoan R et all “Genetic and clinical features of false-negative infants in a neonatal screening programme for cystic fibrosis” Acta Paediatrica 2002: 91(1):82-7

3) Picci L et all “A 10-year large-scale cystic fibrosis carrier screening in the Italian population” Journal of Cystic Fibrosis 2010; 9:29-35

G. Borgo


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